martedì 8 luglio 2014

Fichi!!!

Da bambina passavo qualche settimana di vacanza dalla zia Ivonne a Castel Maggiore...in realtà le mie vacanze estive erano un vero e proprio itinerario vagabondo tra città,  mare, campagna... ora da uno, ora dall'altro...come mi diceva sempre la mia mamma 'se crolla la casa...a te non cade mica in testa...!!!'

C'era un posto in cui andavamo, io e la zia, che mi è rimasto nel cuore: casa della zia Augusta e dello zio Mario!!
Una casetta piccolina ma indipendente che guardava la Chiesa!! Ci andavamo quando il sole cominciava ad essere meno aggressivo, in bicicletta!!!
Non sembrava lontanissimo, attraverso il viale alberato, davanti alla caserma, passando per il passaggio a livello!!!

Zia Augusta e zio Mario erano due personaggi particolari, un po' schivi, riservati e gentili!!
Per anni ho pensato che lo zio Mario non ci vedesse: restava spesso chiuso in casa al buio con grandi occhiali scuri...finché gli ho visto tagliare una mela in cucina!!! Ci vedeva benissimo!!

Zia Augusta, sorella della nonna Maria, invece era una persona timida, di poche parole ma generosissima...sempre felice di vedermi...e sempre pronta a farmi 'fare merenda' non comprendendo in cuor suo la mia esagerata magrezza!!! Se mi vedesse ora!!! :-))))

La cosa che adoravo della sua casa era sedermi in giardino sulle scalette che guardavano, attraverso il varco di fiori e piante, la chiesa oppure sulle poltroncine di vimini decorate con cuscini morbidissimi!!! Appena mi sedevo arrivava dal nulla ed in silenzio vigliacco il gattone della zia!!! Un vero gigante peloso!!!

Il giardino era fantastico!!! Disordinato, oserei dire, ma di una bellezza propria!!!
C'era di tutto...penso ancora oggi di non avere visto tutte le specie che si aggrovigliavano tra loro!
C'era un ciliegio, un melograno, una vite meravigliosa a pergolato, erbe aromatiche mescolate a fiori tipici o improbabili...iris, gladioli, giunchiglie, tulipani...bellissime 'palle' di fiore di aglio...

Il fascino vero era il pozzo!!! Appena ci si affacciava ne usciva una meravigliosa 'frescura'...il secchio di latta era sempre pronto con la sua catenella e carrucola a portare acqua freschissima in cui la zia lasciava a bagno albicocche o pesche con cui fare merenda!!!
Sul bordo del pozzo stavano miriadi di vasi, grandi e piccoli, di gerani ed erbe aromatiche!!
...ho capito con il tempo che erano rigogliosissimi grazie al fresco che usciva dal pozzo!!

Devo confessare che avvicinarmi al pozzo per me era proibito...ma con la scusa di rincorrere il gatto era difficile tenermici lontano...soprattutto perché sopra al pozzo arrivavano i rami di un meraviglioso e rigogliosissimo fico!!!

Io adoravo i fichi! Io adoro tuttora i fichi!!! Uno dei miei punti deboli!!!
Potrei farne indigestione...e probabilmente, non ricordo, l'avrò pure fatta!!!

Al momento di tornare a casa mi ritrovavo sempre tra le mani un fagottino...di fichi!! Che felicità!!
Un vero tesoro che mettevo nel cestino della bicicletta e che non vedevo l'ora di mangiare...pedalavo in frettissima, quasi temessi svanissero!!!

Nel periodo giusto mi regalava sempre le melagrane, l'uva fragola, le nespole per la mamma....non si veniva mai via a mani vuote!!!
Gentile, generosa zia Augusta!!! Faceva parte di quella meravigliosa generazione che provava un grande piacere nel donare quel poco o tanto che avevano!!!

La casa ed il giardino non esistono più, sono stati sostituiti da un'anonima casa...ma quando trovo i fichi, non posso che pensare a 'quel giardino e alle persone che l'hanno reso tale'...me li gusto con squacquerone e piada... :-P

Confettura di Fichi alla Vaniglia

1 kg di fichi
1 baccello di vaniglia
1 pezzetto di cannella
8-10 chiodi di garofano
250 gr di zucchero
succo di 1 limone

Scegliere fichi ben maturi ma che non abbiano perso la loro consistenza e non siano troppo molli.
Sbucciare delicatamente i frutti senza averli lavati e metterli in una pentola.
Chiudere la vaniglia, la cannella e i chiodi di garofano in un pezzetto di garza ed uniteli alla frutta assieme allo zucchero, al succo del limone e a 2-3 cucchiai di acqua.
Mettere la pentola sul fuoco e portare a bollore a fiamma bassissima, meglio se con una retina frangifiamma, mescolando molto delicatamente ogni tanto, con un cucchiaio di legno, per non spappolare i frutti.
Togliere la pentola dal fuoco dopo 30' circa di cottura, eliminare gli aromi e con un cucchiaio versare i fichi e lo sciroppo nei vasi sterilizzati.
Chiudere ermeticamente, capovolgere su un tavolo di legno e una volta freddi riporli al buio e al fresco.
Si possono consumare dopo 40 giorni circa.







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