Molti dei miei ricordi sono legati ai sensi: odori, rumori, sapori...tutte le emozioni sono passate attraverso l'associazione dei sensi che mi hanno toccato...
La mia è una cucina d'istinto, di sapori di cui mi sono innamorata al primo assaggio...affetti legati alla compagnia di persone che hanno lasciato il segno ed a cui ho associato un profumo, un sapore, una musica, una stagione...
Nel tempo mi sono accorta di aver associato le 'cose buone' a persone che me le hanno proposte...quindi ecco che le ricette diventano 'i topini della zia Laura', 'i sabadoni della zia Albertina', 'il panone della zia Ivonne', 'gli zuccherini della Maria', 'le marmellate ed i sottoli della nonna Clara', 'il friggione della nonna Maria', 'la torta di riso ed i fondà della mia Mamma', 'i tortelli della Rosa', 'la ciambella di Nicoletta'...ed ancora altro ed altro ancora...
E' fantastico perché il panone non è un semplice panone ma diventa 'il panone della zia Ivonne'...con una caratteristica di unicità, di appartenenza a chi me le ha fatte amare... inconfondibile...così che quando le pronuncio ne sento il sapore e mi appare il viso della persona meravigliosa che ne 'detiene la ricetta personale'...
Oggi, in aria di Carnevale, mi sono venuti in mente 'i topini della zia Laura'...bravissima nei dolci.... nei suoi caffè da Oscar...mi viene da sorridere pensando al caffé...davvero una intenditrice...quando già trent'anni fa si era 'regalata' una QUICK con macinacaffè ed era una esperta di miscele che si cercava di volta in volta...
200 gr di farina 00
5 uova e 5 tuorli
100 gr di burro
100 gr di zucchero semolato
1 limone
1 bustina di vaniglina
cannella in polvere
olio di mais (per friggere)
Portare ad ebollizione 4 dl di acqua con la vaniglina ed il burro a pezzetti: togliere il recipiente dal fuoco, unire in un colpo solo, la farina e mescolare.
Rimettere sul fuoco e cuocere 10', sempre mescolando, finché il composto si staccherà dal recipiente formando una palla.
Mettere la pasta in una capiente ciotola e fare raffreddare.
Incorporare, uno alla volta, le uova intere ed i tuorli (se volete dare alla pasta un leggero gusto dolce unite 15-20 gr di zucchero).
Mescolare energicamente per avere pasta omogenea; unire la scorza grattugiata di mezzo limone, coprire e lasciare riposare qualche ora.
Per friggere usare una padella a bordi alti con cestello.
Versare nella padella almeno 4 dita di olio e metterla a fuoco medio.
Immergere i topini quando l'olio è ben caldo ma non fumante (per sapere se la temperatura dell'olio è giusta prelevare con la punta di un cucchiaino una piccola porzione di pasta e farla scendere nell'olio: dovrà colorirsi in pochi secondi).
Prelevare una porzione di pasta con 1 cucchiaio da dessert e spingendola con un dito fatela scivolare nell'olio,
Fare così con altre 4-5 porzioni di pasta, non di più perché si gonfiano molto e per evitare che la temperatura dell'olio si abbassi troppo.
Rimuovere un po' il recipiente e far cuocere i topini finché saranno gonfi, a questo punto aumentare leggermente la fiamma e cuocere ancora finché saranno dorati uniformemente (importantissimo non alzare la fiamma prima che i topini si siano gonfiati).
Scolare il cestello dall'olio e rovesciare su carta da cucina assorbente.
Quando saranno fritti tutti i topini metterli in un piatto da portata e spolverare con lo zucchero semolato mescolato a un pizzico di cannella.
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