sabato 31 maggio 2014

Spirito Bianco......

Questo è il mio periodo bianco...!!! Un po' lungo in effetti!!
Negli ultimi anni sto trasformando tutta la casa in bianco...il non colore per eccellenza!!
Ne ho bisogno, lo sento vitale!!
Mi sento molto nordica! Sento il bisogno della luce che emana questo colore!!
Ancora non sono riuscita a sostituire il parquet (bianco) in tutte le stanze...trovo dia calore in inverno e freschezza in estate...

Il Bianco contiene tutti e 7 i colori dell'iride e per questo contiene in se l'idea della perfezione.
E' simbolo di purezza, pulizia, innocenza, è associato all'idea di nascita, di qualcosa di intatto ancora da realizzare. E' usato nei riti di passaggio al nuovo.

I pavimenti con un disegno in acero chiaro o pino norvegese conferiscono luminosità, spazio e luce alle stanze. I pavimenti chiari rendono l'ambiente più arioso, facendolo apparire più grande.
Se è vero che l'esperienza quotidiana testimonia che il colore influenza lo stato d​’animo e i sentimenti...beh, capisco il 'mio colore interno'.....

Queste immagini sono la fonte di ispirazione...ancora molto lavoro da fare!!!










Dulce de Leche (per 400 gr)

Questa ricetta mi è stata passata da Bea (Beatriz), il mio 'capo' di origini italo-argentine che ha girato il mondo e vissuto cosmopolitamente...infanzia in Argentina, adolescenza in Australia... maturità in Italia!!

La sua vita passata ai vari capi del mondo, in ambienti e culture diverse si  fa 'sentire' nella sua cucina, nel suo abbigliamento, nel 'suo ufficio', nella curiosità che mette nei viaggi, nel 'suo mondo'...originale nei gusti, amante dell'arte e del 'bello' in tutte le sue forme...stupefacentemente 'mediterranea' nei rapporti familiari forse dovuto alle origini italiane dei suoi nonni...attaccatissima alla sua numerosissima famiglia sparsa per il mondo...intelligentemente 'americana' nel lasciare libero di crescere suo figlio indipendente e lontano da casa.....

Questa ricetta ha conquistato la mia curiosità sensoriale...

Portare ad ebollizione, in una grande pentola, 2 l di latte fresco intero con mezzo baccello di vaniglia inciso in lunghezza.
Unire 500 gr di zucchero semolato e mezzo cucchiaino di bicarbonato di sodio.
Mescolare.
Abbassare la fiamma e proseguire la cottura lasciando sobbollire a fiamma molto dolce per 1 ora e mezzo (2 ore) mescolando spesso finché il composto avrà preso un colore ambrato.
Spegnere il fuoco, mettere la casseruola in una ciotola con acqua fredda, mescolare ancora 2-3' poi versare in 2 vasetti con il tappo a vite (da 200 gr).
Chiudere, fare raffreddare e conservare in frigo.

A me piace spalmato su pane dolce o su cantucci classici...



Spaghetti alle Vongole ....veloci!!

Pesce!!
Oggi va così!!!






Mettere in padella 1 kg di vongole pulite e spurgate con mezzo bicchiere di vino bianco, olio evo, aglio, pepe e prezzemolo tritato.
Cuocere il tutto coperto per 3-4' finché le valve si saranno aperte.
Unire 320 gr di spaghetti lessati al dente e  saltare con il sugo per insaporire qualche istante.

Per spurgare le vongole:
Sciacquare velocemente le vongole sotto l’acqua corrente e mettere in un recipiente  con acqua fredda. Le vongole dovranno rimanere un dito sotto il livello dell’acqua e buttare 4 cucchiai di sale fino.
Fare riposare almeno un’ora e mezza poi scolare eliminando l’acqua e la sabbia che è rimasta sul fondo.
 Rimettere le vongole nel recipiente con l’acqua fredda e 4 cucchiai di sale grosso.
Per una mezz’ora scuotere frequentemente e girare energicamente le vongole con le mani
Dopo avere scosso le vongole 3-4 volte scolare e con un colapasta sopra un recipiente vuoto sciacquare ancora sotto l’acqua corrente fredda girandole.
Se la spurgatura è terminata  il fondo del recipiente dovrà essere privo di sabbia.
Se ci fosse ancora sabbia ripetere l'operazione....bisognerebbe spurgarle almeno 2 ore e mezzo prima di cucinarle...

'Tappando' in giro per la cucina!







Ieri, volendo pensare a qualcosa che avesse a che fare con la facilità e l'utilità, abbiamo realizzato questo 'sottopentola  amorevole'...mi sono divertita ed ho, contemporaneamente, trovato il modo di eliminare una quantità spropositata di tappi di sughero che avevamo ormai accumulato in cucina....probabilmente deciderò di laccare il tutto con un bel colore bianco o, forse, lo terrò così in versione un 'po' rustica'...chissà!!!!

Come prima cosa ho disegnato e ritagliato su un cartoncino la base del cuore della forma e dimensione che mi serviva...

Come secondo step ho posizionato tanti tappi di sughero (50-60 pz) sul cartoncino riempiendo tutti gli spazi e dando la forma desiderata.

Ho cominciato ad incollare tra loro, con la pistola della colla a caldo, i tappi seguendo il contorno della sagoma di cartoncino.
Una volta asciugata la colla ecco  il mio originale e riciclato 'cuore'.....

...tanto per continuare nella nostra mini-creatività abbiamo realizzato dei 'porta chiavi' per quelle chiavi che non si usano tutti i giorni...ed evitare così di portare nelle borse e negli zaini quel peso incredibile che sono i mazzi che fanno tanto stile 'San Pietro'....




Abbiamo piantato delle viti filettate con asola nel sughero ed abbiamo aggiunto le anelle (di forma e dimensione che avevamo in casa)...semplici e velocissimi!!!

Avrei suggerito al mio Ciccio di dipingere e personalizzare i tappi...ma oggi non era proprio in 'vena creativa'....che ci vogliamo fare...?!?!

lunedì 26 maggio 2014

Coccolando....



 


Fuori un temporale 'rumoroso'...dentro 'altrettanto'!!

Ci sono momenti che sono coincidenze strane!
Ci sono momenti che sono delicati e intuitivamente fondamentali!!
Ci sono momenti in cui devi stare molto attento alle parole e a quello che fai perché potrebbe ripercuotersi tutto addosso!!!

Non ci sono avvisaglie...se ne ha solo un vago sentore...

Cosa si fa in questi casi???
Ognuno di noi ha un suo modo scaramantico, 'anti-detonante' di tamponare a questa situazione, per cercare di limitare i danni, rimanere quasi immobile e fare meno guai possibili...

Il mio modo è molto semplice e primitivo...luci basse, buona musica (anche se a volte non riesce a coprire i tuoni che si propagano 'dentro e fuori'), una rilassante tazza di latte caldo e l'immancabile tavoletta di cioccolato rigorosamente fondente....basta poco quindi a 'contenere il temporale'...

...se la cioccolata manca....ottimi e rassicuranti anche i biscotti...

...se la crisi è troppo 'intensa'...vanno bene anche biscotti e cioccolata assieme!!!!!






L'Aquilone...due!


Ecco come si finisce cercando di volare........!!!
...più incasinati di prima!!! :-)
 
...ma sai che bello pensare di riuscirci.........!!!!



...quando le immagini esprimono...più delle parole!

L'Aquilone...








...'l'arte è sempre il risultato di una costrizione. Credere che si levi tanto più alto quanto più è libera equivale a credere che ciò che trattine l'aquilone dal salire sia la corda'... declamava André Gide

...niente di più vero...soprattutto se lo associo a questo periodo personale...

Chi da bambino non è mai stato con il naso all'insù a seguire il volo degli aquiloni in spiaggia o su un prato...??
E' il simbolo per eccellenza di libertà, di spensieratezza, di giovinezza e di chi, più grandicello, sa bene che crescere non significa smettere di giocare.....

Nei momenti più bui, fra difficoltà ed ostacoli vedere l’aquilone volteggiare va a risvegliare l’incanto per tutto ciò che è inaspettato e che ci viene regalato dalla vita, dal nostro percorso. La sua bellezza ed il suo movimento affascinante fra vento e correnti più leggere, ci collegano al mondo dei pensieri e della fantasia, all’immaginario, alla poesia....

'Cavalcare e domare' un aquilone è un meraviglioso mix di poesia e tecnica...fa sentire bene, in equilibrio...!!!

Nessuno sa con esattezza chi l'abbia inventato anche se la sua origine sembra risalire al 2 secolo a.C., in Cina, quando il generale Han Hsin della dinastia Han  utilizzò una serie di aquiloni per misurare la distanza che lo separava dalle truppe nemiche....niente di poetico allora...
Marco Polo lo ha portato a noi e si pensa che nel lontano oriente fosse utilizzato per scopi religiosi con il fine di allontanare gli spiriti malvagi...


Le belle giornate mi fanno pensare SEMPRE all' aquilone...ma OGGI NON E' AFFATTO UNA BELLA GIORNATA!!!!...troppo vento...occorrerebbe essere veramente 'navigatori esperti'...
.....forse, forse, che abbia bisogno di 'volare in alto ed allontanarmi un po' dalla realtà'? 'di alleggerire'? 'di vedere il mondo da una prospettiva diversa, dal di fuori'...???? Mah!!!

Qualche mese fa, nell'impulso di eterni bambini, ci siamo cimentati nella costruzione....abbiamo lavorato un sacco e con entusiasmo...la parte più divertente è stata la decorazione finale...
Penso che, prima o poi, ognuno di noi ha avuto a che fare con la costruzione di questo 'mezzo che porta con fantasia e libertà i nostri desideri in cielo'...


Cosa occorre:
Due asticelle, una lunga il doppio dell'altra. (40 cm; 70 cm)
Sovrapporle formando una croce ed unirle legandole. (1)
Ritagliare della carta velina del colore scelto (o un sacchetto di plastica) (2) e fermarla alle asticelle.
La parte con la carta è la parte inferiore dell'aquilone.
Legare due cordicelle all'asta più lunga e collegarle ad un'unica corda tramite un anello (3).



Con altra carta velina realizzare un 'papillon' piegando più volte a fisarmonica il rettangolo ritagliato.
Prenderlo nel mezzo e farci passare un filo che fisserete all'estremità del papillon da una parte e all'estremità dell'aquilone dall'altra creando.. una mobilissima coda!












Ravanelli......






...ma cosa avranno di speciale per attirarmi costantemente...!!!

Tranquilli!!! Se vi vedo, potete stare certi che verrete a casa con me!!!

Adoro i ravanelli rossi ma ho imparato ad apprezzare anche i bianchi...

Originario dell'Asia ormai si trovano, coltivati in serra, tutto l'anno.
La stagione naturale corrisponde al periodo primaverile estivo: aprile e luglio sono i mesi migliori per la sua raccolta.
Già conosciuti in epoca romana erano impiegati per aiutare il sonno grazie alla presenza di vitamina B ed alle sue proprietà tranquillanti.
Il ravanello è ricco di acqua, sodio, ferro, potassio, calcio, fosforo, vitamina B e C e tanto altro...
Ha buone proprietà depurative e diuretiche; è un calmante per la tosse.
Aiuta nella cura dell'asma e dell'inappetenza...
In Giappone se ne coltiva una varietà denominata Daikon..ora tanto di moda nella cucina macrobiotica e non!

Mi piace rallegrare le insalate con i ravanelli rossi tagliati a fettine sottilissime per il loro sapore un po' 'pizzichino'...i ravanelli bianchi li ho usati solo (per ora) per zuppe invernali un po' alternative mescolandoli ad altre verdure dal sapore più dolciastro...

Sono giocosi anche per decorare o furbi per far mangiare le insalate ai bambini trasformandoli in 'vispi topolini'...con il mio bimbo ha funzionato!!!

Semplici da realizzare 'sacrificando' un ravanello da tagliare a fettine sottilissime; fare due tagli trasversali alle estremità del ravanello da decorare tanto da riuscire ad inserire due fettine tagliate.
Realizzare gli occhi con piccoli grani di pepe o chiodi di garofano...ed il gioco è fatto!!!





 

 
 

 

martedì 20 maggio 2014

A piedi nudi nel parco...





Maggio era il periodo in cui la scuola stava per finire e si alleggeriva il carico di compiti...si scappava, appena pranzato, a bighellonate per il parco dei Cedri, di Villa Spada, di Villa Ghigi  ( il mio preferito) assieme ad amici e 'morosini'...amavamo sdraiarci pigramente con il naso all'insù per sentire il profumo dei fiori, degli alberi che ci circondano...era bellissimo osservare il cielo limpido con le nuvole che si spostano velocissime...quante lacrime che arrivavano fissando quell'azzurro...non si riuscivano a tenere aperti gli occhi dall'intensità di quei colori..!!!
...quante partite a pallone, quanti fiori di trifoglio tra i denti (amavamo succhiare la sua infiorescenza da cui staccavamo i singoli petali carnosi, morbidi e dal sapore dolciastro), quante battaglie di lancio delle spighe (rubate durante le salite)...quanti sogni, quante confessioni tra amiche hanno visto questi posti...quanti libri emozionanti letti su questi prati...


Era fantastico, seduti sul prato, ammirare Bologna che sotto di noi si stendeva ai nostri piedi...era una grande situazione di 'potenza', 'di controllo'...ci si sentiva Padroni del Mondo!!!

...ancora oggi mi emoziona tantissimo il profumo dell'erba appena tagliata e appena posso mi piace camminare a piedi nudi nell'erba soffice...automaticamente risento la 'farfallina nello stomaco' e la stessa emozione di quei tempi...era una gara imperdibile l'intercettazione dei 'quadrifogli' (quei 4 cuori uniti magicamente) che significava la fortuna in quegli amori 'assoluti e pieni di sogni'...che meraviglia!!!

Oggi, pensando a quei momenti, mi viene in mente 'qualcosa di dolce, colorato, esageratamente chiassoso ed eccessivo' come lo sono le giornate dell'adolescenza...

Ed allora ecco l'invito...alla ricerca della 'fortuna'...!!  ...un quadrifoglio di pannolenci su cui scrivere una frase carina con il pennarello da stoffa bianco...oppure (facendo partecipare i bambini) una patata su cui incidere la sagoma del quadrifoglio e poi usare come 'stampo' per decorare bigliettini in carta da pacco... (questo procedimento è divertente per decorare carta da pacchi con cui incartare regali, tovaglie, ecc modificando il disegno a seconda dell'occasione...)





 
 
Questa ricetta è tipicamente americana regalataci anni fa da Amelie, la simpaticissima insegnante madrelingua un po' hippy e teneramente 'italiana' nel temperamento...

Torta Sponge Cake

In una grande ciotola mescolare elettricamente 200 gr di burro morbido, 200 gr di zucchero, 1 cucchiaino di estratto di vaniglia sino ad ottenere un impasto soffice e spumoso.
Unire 4 uova (una alla volta) mescolando bene, unire 200 gr di farina autolievitante setacciata.
Scaldare il forno a 180°.
Ungere e rivestire con carta forno una teglia tonda di diametro 20 cm o quadrata di 18 cm per lato.
Cuocere per 35-40' finché si gonfia controllando la cottura con uno stecchino che deve uscire asciutto.
Fare raffreddare prima in teglia e poi su una griglia.
Ricoprire la superficie con una glassa alla buttercream:
Sbattere 125 gr di burro morbido finche diventa spumoso e soffice.
Incorporare 250 gr di zucchero a velo setacciato e 2 cucchiaini di acqua bollente, sbattere per amalgamare bene.
Nappare con un coltello a spatola la superficie della torta, decorare con caramelline dolci colorate, fiori realizzati con marsh mallow, Smarties e qualsiasi altra leccornia suggerisca la vostra fantasia..

Per una torta con interno originale potrete aggiungere, prima di versare nella teglia e cuocere, alcune gocce di colorante alimentare nel colore che preferite aumentando la dose a seconda dell'intensità che si vuole ottenere...

Per una versione particolare si possono realizzare vari strati di torta in colori diversi o con toni, dal più chiaro al più scuro, dello stesso colore..vedi torta

http://donismade8.blogspot.it/2014/03/buon-compleanno.html







lunedì 19 maggio 2014

Gelato con Frutta Calda

Stasera mi concedero' qualcosa di fresco e gustoso...ho deciso!

350 gr di gelato fiordilatte
20 gr di burro
8 amarene
2 albicocche
2 kiwi
1 banana
1 pesca
1 arancia
1 cucchiaio di miele liquido
mezzo cucchiaino di cannella in polvere

Sbucciare e raschiare con un coltello la superficie della banana.
Lavare albicocche, pesca togliendo i noccioli.
Lavare e snocciolare le amarene.
Spremere l'arancia e filtrarne il succo.
Sbucciare i kiwi.
Tagliare a metà le amarene ed il resto della frutta a dadini di mezzo cm.
Sciogliere il burro in un tegamino antiaderente, unire la frutta tranne le amarene.
Dopo 1' insaporire con il miele e farlo sciogliere.
Mescolare continuamente con un cucchiaio di legno per non fare attaccare sul fondo.
Unire le amarene, dopo 2' bagnare con il succo d'arancia.
Mescolare, spegnere la fiamma e cospargere con cannella.
Mettere le palline di gelato nelle coppette, versare sopra la frutta calda e servire subito.











sabato 17 maggio 2014

Pancake

Venerdì scorso il mio Ciccio alzando la testa dalla lettura di Topolino esprime il desiderio di Pancake...un ritornello che quasi tutte le sere, andando a letto, mi ricorda..!

Mai fatti i pancake!!!

Primo step è stato la ricerca nella 'scatola delle ricette' delle istruzioni nel tentativo di trovare quella più convincente!
Secondo step è stato la ricerca del fondamentale Sciroppo d'Acero come da fumetto!!
Terzo e decisivo step è stato l'esecuzione prevista per oggi, sabato miracolosamente ed incredibilmente senza partite di Basket o Baseball...

E qui...la collaborazione di Ciccio!!

Sveglia ed all'opera con impegno!

Speriamo di cavarcela!!!

230 gr di farina
2 uova sbattute
400 ml di latte
olio di semi di girasole
limone
zucchero
Grand Marnier (a piacere per i grandi)
Sciroppo d'acero

Setacciare la farina, creare la nicchia al centro e versarvi le uova con una spruzzata scarsa di latte.
Sbattere fino ad avere un impasto omogeneo.
Incorporare gradualmente il resto del latte senza mai smettere di mescolare.
Ungere di un velo di olio una padella antiaderente e scaldare su fuoco medio.
Versare 3 cucchiai di impasto per formare uno strato sottile sul fondo della padella inclinandola leggermente per distribuire uniformemente.
Cuocere finché saranno dorati da entrambe le parti e servire immediatamente calde.
(si possono tenere in forno leggermente riscaldato).

N.B. abbiamo voluto provare tutte le versioni...semplici con spruzzata di limone e zucchero; con un giro di sciroppo d'acero versato in superficie; con una spruzzata di Grand Marnier...ognuno ha detto la sua...personalmente naturali con limone e zucchero sono state le più apprezzate!

Prossima prova abbinati a caramello e frutti di bosco, miele o Nutella...burro salato!

Non male...per la prima volta!!




venerdì 16 maggio 2014

Muffins Day

Gratificanti, gustosi...racchiudono la sorpresa dell'ingrediente a cui ne da il sapore...!!

Mi danno sempre molta soddisfazione: per forma, per gusto...soprattutto perché mi permettono di riciclare i 'rimasugli' di altre preparazioni...
Più di una volta mi hanno salvato all'ultimo momento dall' l'arrivo di amici.
Ho spesso inventato versioni alternative, tolto, aggiunto, usando gli stessi ripieni usati nelle mie torte salate...

Muffin ai Porri

Riscaldare il forno a 180°.
Spennellare 8 stampini per muffins con 1 cucchiaio di burro ammorbidito.
Eliminare le foglie verdi, più dure, a 1 porro, lavarlo, asciugarlo e affettarlo a rondelle piccole.
Scaldare 1 cucchiaio di olio evo in padella e tuffare il porro, unire un pizzico di sale, stufare 5'.
Sgusciare 2 uova in una ciotola larga ed unire 1 cucchiaio di olio evo, lavorare con la frusta.
Unire il porro, un pizzico di sale e mescolare.
Setacciare 150 gr di farina ed un pizzico di lievito.
Amalgamare bene con un cucchiaio.
Suddividere l'impasto nei pirottini lasciando 2 cm di bordo vuoto.
Infornare 25'.
Sfornare e fare raffreddare su una griglia.
Servire caldi (a fine cottura devono avere delle spaccature naturali in superficie)
Trucco: mescolare sempre tutti gli ingredienti umidi in una ciotola e quelli asciutti in un'altra.

Muffin Formaggio e Prosciutto

Scaldare il forno a 180°.
Spennellare 4 stampi medi con 10 gr di burro.
Scolare 4 pomodori secchi dall'olio di conservazione e spezzettarli.
Sgusciare 2 uova, unire 1 cucchiaio di olio evo e un pizzico di pepe.
Versare a filo 100 ml di latte scremato, amalgamare con una frusta.
Setacciare 150 gr di farina in una terrina con 1 cucchiaino di lievito in polvere e un pizzico di sale.
Amalgamare il composto di uova e latte sempre mescolando.
Tritare 80 gr di prosciutto cotto e versare nell'impasto.
Unire 100 gr di pecorino grattugiato.
Insaporire con i pomodori secchi e 1 cucchiaio di prezzemolo tritato.
Mescolare.
Mettere negli stampi imburrati ed infornare 30'.
Sfornare e fare intiepidire.
Servire caldi.

Muffin Feta e Verdure

Scaldare il forno a 200°.
Allineare su una teglia 12 pirottini di carta.
Versare 400 gr di farina ed 1 bustina di lievito in una ciotola.
Unire 120 gr di burro ammorbidito e 1 pizzico di sale.
Lavorare con un cucchiaio versando a filo 250 ml di latte.
Sgusciare 2 uova in una terrina ed unire 40 gr di olive nere tritate.
Unire 1 peperone grigliato a cubetti e 4 pomodori secchi tritati.
Sbriciolarvi 100 gr di feta, insaporire con un ciuffetto di rosmarino tritato.
Mescolare, versare gli ingredienti nella farina.
Suddividere l'impasto nei pirottini riempiendo poco più della metà.
Infornare 5', abbassare la temperatura a 170° e cuocere altri 20' poi servire.



Pappardelle Rucola e Scampi

Ci sono ricette che vanno di pari passo...questo è il caso delle Pappardelle alla Rucola e Scampi che abitualmente vengono proposte il giorno dopo che ci siamo tolti la voglia di Piadina con Stracchino e Rucola....
Il perché mi è facile da spiegare...semplicemente perché la rucola rimasta dalla prima preparazione (della piada) va usata velocemente per non rovinarsi in frigorifero...!!!

Mi piace chiamarle le 'ricette sorelle'...a casa mia ce ne sono un po' di queste 'sorelle' ed anche il mio Nano ormai gioca ad immedesimarsi nella figura del  'veggente del giorno dopo'....

350 gr di pappardelle
600 gr di scampi
100 gr di rucola
400 gr di polpa di pomodoro
20 gr di burro
brandy
1 cucchiaio raso di pepe verde
1 dl di panna
sale

Lavare gli scampi, staccare le teste e rosolare leggermente qualche istante in un tegame largo assieme al buro.
Spruzzare con un po' di brandy, dargli fuoco e lasciare che la fiamma si spenga spontaneamente quindi togliere le teste dal tegame.
Versare nel tegame la polpa di pomodoro, la panna, salare, mettere il pepe leggermente pestato.
Cuocere a fuoco moderato per 10'.
Unire nel tegame gli scampi sgusciati e la rucola mondata, lavata, tritata grossolanamente.
Salare ancora e cuocere altri 5'.
Lessare la pasta, scolare leggermente al dente ed unire al sugo di scampi.
Passare in padella il tutto per qualche istante prima di servire.

mercoledì 14 maggio 2014

il CASALONE!






Da piccola vivevo davanti ad un parco grande e secolare che circondava una 'vecchia villa' enorme e misteriosa...il 'CASALONE'!...la leggenda metropolitana racconta che nella notte dei tempi fosse stata una locanda e che avesse ospitato, di passaggio, nientemeno che Garibaldi con il suo mitico ed inseparabile cavallo...
All'interno del Parco c'era un pozzo che attirava l'attenzione,  profondo, inizialmente aperto e che poi, per sicurezza, è stato murato...la stessa leggenda vuole che dal 'Casalone' ci fosse un passaggio segreto e nemmeno tanto sotterraneo che portasse, come via di fuga, al pozzo e quindi al Parco, alla latitanza...!!
Per anni e anni le nostre bande di bambini si sfidavano ad arrivare il più vicino possibile ai muri del Casalone e a tentare addirittura di entrarci per dimostrare atti di 'coraggio' e abilità!
L'Estate ed il buio erano il momento migliore! Per le vacanze di poteva stare fuori fino a tardissimo!!
Certo è, e me lo ricordo bene, che nelle notti d'estate era 'terrificante' e contemporaneamente  'attraente' (nonché vietato severamente dai genitori) avvicinarsi alla villa (divieto che noi ovviamente ignoravamo).
Nel silenzio si avvertivano rumori, scricchiolii e sbattere di porte....dalle finestre coi vetri rotti uscivano a intermittenza branchi di pipistrelli neri come la pece...
In Autunno il nostro gioco preferito e scaramantico era munirsi di castagne matte (il parco era pieno di Ippocastani di dimensioni grandissime) e lanciarle tra le grate e le finestre rotte per 'stanare il mostro'.
Il mostro era un essere non meglio definito che la nostra immaginazione di bambini faceva 'abitare abusivamente' nella 'nostra villa'...

Ricordo nettamente la 'paura folle' provata un tardo buio pomeriggio di inizio Autunno in cui il nostro gruppo 'di monelli' ha visto chiaramente delle luci fioche provenire da dentro la villa....credo di aver percorso (così come i miei amici) la distanza parco-prato-strada-scale-casa in un tempo veramente record (Veronica Campbell-Brown avrebbe mangiato la polvere..).
...il cuore batteva all'impazzata ed il fiato cortissimo!!  La notte ho faticato ad addormentarmi, tra noi amici non abbiamo mai più affrontato o ricordato quella situazione.... tanto che ancora oggi ho il dubbio di averlo sognato!!

Non so perché sono andata a ripescare nei ricordi questa cosa....ero partita con l'intento di portare l'attenzione sul Parco e sulle 'infinite' varietà di piante diverse che vi si potevano trovare.
Nelle sere d'Estate i profumi che arrivavano dentro casa erano meravigliosi...il lilla, il glicine, il biancospino, il gelsomino selvatico, il sambuco, l'acacia...

Da bambini ci divertivamo a raccogliere le foglie cadute e ingiallite dei vari tipi di albero e ci sfidavamo ad indovinarne la pianta d'origine!

La mia foglia preferita aveva un bel colore giallo chiaro, non diventava mai completamente secca ed aveva una forma che mi faceva impazzire...una via di mezzo tra 2 cuori e 2 ventagli uniti...non ne riuscivo a ricordarne il nome ma la potenza del mezzo (pc) mi ha permesso di riconciliarmi anche con questo ricordo....Eccola qua!!!



Il ginkgo, o ginco, biloba (Ginkgo biloba L.) è un vero e proprio fossile vivente. È un albero antichissimo le cui origini risalgono a 250 milioni di anni fa. La pianta, originaria della Cina, viene chiamata volgarmente ginko o ginco o albero di capelvenere.

Ah! Dimenticavo! La villa ora è stata ristrutturata e cambiata radicalmente nella forma. Alcune ali sono state abbattute. Il parco, che un tempo era rigoglioso e pieno di piante diverse, è ora rado e sofferente...la struttura muraria è diventata sede di un circolo sociale, asilo e bar dei pensionati...
Per fortuna la mia memoria ha salvato molto bene le vecchie immagini e riesco ancora a vederle nel loro antico e misterioso 'splendore'...

Tutto cambia...non sempre in meglio!!!

Idea in attesa...

Ci sono idee che premono per uscire...è il caso di queste uova sode particolari!

E' un po' di tempo che aspettavo l'occasione per presentare questa idea ed ora è arrivato il momento di una insalatina impreziosita da uova sode 'amorevoli'...rubata da
http://www.annathered.com/2010/09/29/how-to-make-a-heart-shaped-egg/






AL LAVORO!

uova
cartone involucro del latte o del succo di frutta (tagliato, aperto, lavato bene ed asciugato)
 2 elastici
bastoncini a base rotonda











Tagliare il cartone di latte (formato 3 ″ X 8 ″ = 7,6x20,3 cm)  e piegarlo a metà longitudinalmente.



Mentre l'uovo è ancora caldo, spellarlo e metterlo sul cartone di latte, posizionare un bastoncino al centro dell'uovo e mettere elastici su entrambe le estremità.











Se non avete un bastoncino tondo forse potete mettere uno spiedino dentro una cannuccia e utilizzarlo in questo modo. (Se si utilizzano una bacchette usa e getta, la parte centrale del cuore probabilmente sarà particolare)
Assicurarsi che l'uovo sia fresco bollito e caldo altrimenti  potrebbe rompersi con la pressione.
È difficile da vedere ma sarà il bastoncino a scavare l'uovo.
Lasciare in questa composizione per circa 10'. (Mantenendo l'uovo in frigo se è Estate)















Togliere il bastoncino e tagliare l'uovo a metà.

 
 
Le mezze uova sode sono in questo modo lisce, morbide e facilmente modificabili.

L'insalatina a cui ho accompagnato queste uova particolari è stata fatta con soncino, pomodorini secchi spezzettati, filetti di acciuga, funghi freschi a fettine sottili, dadini di pane tostato, sale, olio, aceto (a gusto), origano.

Colazionando...





La differenza di ritmi mi ha sempre rassicurato fin da bambina.
Il contrasto tra le frettolose colazioni dei frenetici giorni di scuola e la lenta e rilassante della domenica mattina (o dei giorni di festa) è sempre stato netto e preciso.

Durante i giorni di scuola, ancora nel dormiveglia, sentivo mia madre che cominciava a preparare. Sempre la prima ad alzarsi, a correre a prendere il pane fresco prima di 'scappare' al lavoro...
Appena sentivo chiudere la porta sapevo (senza bisogno di guardare l'orologio) che era arrivato il mio momento....a malincuore!
Mi preparavo in fretta perché, pur avendo una casa grande, in cinque persone avevamo i minuti contati...si dovevano rispettare turni e tempi altrimenti si rompeva l'organizzazione generale!!!
La colazione era veloce, e spesso svogliata, perché lo stomaco si chiudeva puntualmente all'idea di andare a scuola!!

Diversa era la domenica!!!
Mi svegliavo nel silenzio innaturale, spesso scandito solo dal battere ritmato del mattarello della nonna che preparava la pasta fresca per il pranzo oppure dalla ticchettante sveglia di metallo del soggiorno (sveglia cicciosa, tonda, color metallo...forse più adatta alla casa di Nonna Papera..).
Era meraviglioso, definirei un momento perfetto, rimanere a crogiolare sotto le lenzuola in quella fase in cui non sei completamente sveglio ma abbastanza per percepirne la goduria...!!!
Lo chiamavamo 'covare sotto le lenzuola' e...quanto era vero!!!
In quei momenti si poteva anche un po' sognare: cose diverse in età diverse....

Ho un netto ricordo di me in pigiama seduta sullo sgabello in cucina con il tè rigorosamente caldo (non ho mai capito come facevano a servirmelo sempre alla temperatura giusta...impossibile sapere quando mi sarei alzata!!! Erano i piccoli inspiegabili miracoli di quel periodo..) ed una immancabile fettona di torta (di mele o ciambella che fosse!).
Intanto guardavo lavorare mia nonna sul grande tavolo del soggiorno...purtroppo non ricordo se ce ne stavamo in rilassante e rigoroso silenzio ognuna intenta nel suo rito o se parlavamo di qualcosa....

Diventando grande il rito della colazione è stato perso...mi alzavo sempre troppo tardi e con lo stomaco chiuso!!

Solo da quando è nato mio figlio ho riscoperto il gusto della condivisione mattutina, un po' obbligata all'esigenza di garantirgli una sana colazione quotidiana.

Ora non ne potrei fare più a meno!
Lo trovo il periodo più godurioso di tutta la giornata, quando ancora hai la sensazione che potrebbe essere proprio 'quel giorno quello speciale'...non importa immaginare in che cosa, l'importante è pensarlo e sentirne 'la possibilità'...!!

In questo mi ritrovo bambina. Vi riconosco quella sensazione, aspettativa, sorpresa e gioia di quando lo ero veramente e quando tutto era ancora da scoprire!!

Sono consapevole che il giusto risveglio illumina qualsiasi giornata!!

Non sono una fan della colazione a letto!
Trovo, forse, più carino e sensuale sedersi al tavolo e guardarsi negli occhi assonnati, spettinati e rilassati...ma poi, in fondo, con la persona 'speciale' è bello comunque!!!

In casa sono la prima ad alzarsi per preparare la colazione ed 'amo, adoro' godere da sola di quel silenzio che mi circonda...un primo abbozzo di colazione la faccio con me stessa, seduta al tavolo della cucina persa nei miei pensieri e nel mio mondo che, ancora per 10', è solo ed esclusivamente mio!!

Per avere una colazione 'self made' goduriosa e sana servire Granola con Composte a piacere in una ciotolina con yogurt fresco al naturale...

Granola fatta in casa

Scaldare il forno a 140°, ungere una teglia che possa andare in forno con olio di semi di girasole.
Scaldare in un tegame 250 ml di miele con 1 cucchiaio di estratto di vaniglia a fuoco dolce.
Versare in una ciotola 250 gr di fiocchi d'avena 75 gr di uvetta, 75 gr di nocciole o mandorle e 40 gr di semi di zucca. Versare sopra il composto di miele caldo e vaniglia, mescolare molto bene e versare nella teglia distribuendo bene.
Cuocere per almeno 1 ora o finché non scurisce, diventa croccante.
Mescolare ogni 15'.
Sfornare e fare raffreddare.
Tagliare a pezzi ed unirvi 100 gr di frutta disidratata a piacere (mirtilli, albicocche, ciliegie) sempre a pezzetti.
Conservare in un barattolo di vetro ermetico 1 mese al massimo.
N.B. quando voglio 'strafare' unisco anche scaglie o quadretti piccolissimo di cioccolato fondente alla granola. Una bella confezione di granola può essere un bel regalo che accompagna marmellate, miele in un bel cestino di vimini...

Composta ai Frutti di Bosco

Passare in padella 400 gr di frutti di bosco misti ed unire 75 gr di zucchero di canna extrafine, scorza e succo di mezzo limone, semi di mezzo baccello di vaniglia (o mezzo cucchiaino di estratto).
Scaldare per 10-15' mescolando spesso a fuoco medio-alto finché i frutti si ammorbidiranno e rilasceranno il succo.
Scaldare ancora 2' per avere una consistenza più densa.
N.B. questa composta la servo anche con del gelato al fiordilatte a fine cena

Composta di Mela e Cannella

Mettere in padella 4 mele Renette a pezzetti con 100 gr di zucchero di canna grezzo, i semi di 1 baccello di vaniglia, 1 cucchiaino di cannella in polvere e un quarto di cucchiaino di chiodi di garofano macinati.
Unire una spruzzata di acqua e cuocere a fuoco medio per 10-15'.
Mescolare spesso finché le mele sono ammorbidite.



martedì 13 maggio 2014

Spaghetti al Cartoccio

Ogni tanto una bella 'pastasciutta' ci vuole...niente come lei mi tira su il morale e mi gratifica!

350 gr di spaghetti grossi
350 gr di pomodori
150 gr di passata di pomodoro
1 peperoncino
100 gr di olive nere snocciolate
1 mazzetto di basilico
1 spicchio di aglio
3 cucchiai olio evo
sale

Rosolare l'aglio in 2 cucchiai di olio, unire la passata di pomodoro, una presa si sale, il peperoncino tritato.
Cuocere 3' a fiamma viva.
Scolare i pomodori, pelarli, eliminare i semi e tagliarli a dadini; tenerli da parte.
Lessare la pasta molto al dente e metterli in padella con il sugo, unire le olive tagliate a rondelle, i pomodori a dadini.
Lasciare sul fuoco 1' mescolando.
Scaldare il forno a 190°.
Spennellare di olio 4 fogli di carta forno e suddividervi al centro la pasta condita; cospargere di basilico spezzettato e chiudere i cartocci posizionandoli sulla placca del forno.
Passare in forno caldo per 15' finché la carta sarà dorata.
Mettere sui piatti e portare in tavola  cartocci ancora chiusi.

lunedì 12 maggio 2014

Bucatini con Pesto alla Trapanese

Appena arriva un po' di caldo ecco che arriva anche il desiderio di vacanze...per alcuni anni per noi vacanze sono state sinonimo di '1 mese in giro in camper per la Sicilia'...non ci stancavamo mai di andare nonostante il viaggio non fosse proprio uno dei più corti...
La Sicilia! Terra che ho scoperto per caso, dal momento stesso in cui ci sono stata ho cominciato ad amarla: come con le persone, amore a prima vista!!!
I colori, i sapori, i profumi, il clima, la gente...che dire....!!!
Ci sono posti che mi sono rimasti dentro e probabilmente ci rimarranno per sempre...la zona che mi assomiglia un po' per ruvidezza, per ambienti ancora un po' lasciati al naturale, per il cibo, i colori del mare del cielo e della terra così intensi e contrastanti..(un sottile filo di unione tra Africa e Italia)...il TRAPANESE!!!

Serate trascorse in spiaggia a lume di torcia elettrica con il naso all'insù ad ammirare un cielo che più stellato non si poteva...si poteva quasi percepire la semisfera del cielo...!
Le stelle erano cosi tante, intense e luminose che si aveva davvero la sensazione che se si alzava il braccio si potevano toccare...!!!
Silenzio assoluto, momenti in cui non potevi non fare i conti con te stesso!!!
Ascoltare questo silenzio riportava la pace dentro...mi faceva sentire bene e vicina alle persone a cui volevo bene, che fossero li con me o lontane a casa...!!

I tramonti rosso infuocato della piana di Macari.....meravigliosi!
La maestosità e naturalezza della Riserva dello Zingaro!!
La salita panoramica sulle saline di Trapani con fondale l'isola di Favignana...ed arrivare alla meravigliosa Erice...indietro nel tempo!!!
Il CusCus che ho imparato ad apprezzare qui nelle sue miriadi di versioni (pesce, carne, verdure, frutta)...con i tranci di pesce spada 'cicciosi' serviti il più semplicemente possibile con buon olio, capperi, pomodorini e origano locali magari al 'cartoccio'....
Le Panelle che il nano ha imparato ad apprezzare perdutamente con le granatine ai gelsi...i pistacchi!!

Abbiamo sempre incontrato persone socievoli, generose, sempre pronte a svelarci orgogliosi le ricette delle loro famiglie...non ho mai mangiato così bene come in Sicilia!!!! Lo giuro!!!! Forse sono una siciliana mancata!!! :-))

Quando ho nostalgia di quelle immagini corro a consolarmi con la Caponata o con un gustoso primo piatto condito con pesto alla Trapanese...!!!

350 gr di bucatini
2 pomodori perini
1 spicchio di aglio
2 mazzetti di basilico
1 mazzetto di prezzemolo
50 gr di mandorle spellate
mezzo dl di olio evo
5 cucchiai di pecorino grattugiato
sale e pepe

Lavare, asciugare il basilico ed il prezzemolo.
Togliere la pelle, i semi ai pomodori e ridurli a dadini piccoli.
Tritare finemente nel mixer l'aglio, le mandorle ed un pizzico di sale poi tenere da parte.
Passare al mixer anche basilico e prezzemolo versandovi l'olio a filo.
Unire il trito a base di mandorle, poi i pomodori, il pecorino ed il pepe.
Continuare a frullare versando, se necessario, ancora un filo di olio per avere un composto fluido e cremoso.
Lessare la pasta.
Versare 4-5 cucchiai di acqua di cottura della pasta in una grossa ciotola e diluire il pesto preparato.
Scolare la pasta al dente e versare nella ciotola con il pesto e mescolare delicatamente.
Impiattare decorando con ciuffetti di basilico ben lavato ed asciugato.
Servire.

Buoni...ma buonissimi gustati sul posto dove gli ingredienti erano 'dolcificati' dal calore del sole, dove solo la per temperatura ed umidità giusta sfoggiavano il meglio del sapore!!!

'Fragole buone, buone...


..le fragole col limone' canta Luca Carboni in una vecchia canzone!!!




Stagione di FRAGOLE!!  ...il mio frutto preferito!!
A forma di cuore, tutta polpa da mangiare in un unico boccone.....frutto per me sensuale ed irresistibile!!!!...
Il periodo delle Fragole mi sembra duri sempre troppo poco...tante sono le varianti per assaggiarle...
Chissà perché mi ricordo di quella 'particolare ricetta' sempre quando la loro stagione è al termine...

Meravigliose anche semplicemente accompagnate con zucchero e limone!

Panna Cotta con coulis di Fragole

500 ml di panna fresca
125 ml di latte
4 albumi
75 gr di zucchero
200 gr di fragole
1 cucchiaio di zucchero a velo
burro

Sbattere leggermente gli albumi con la zucchero; versare la panna ed il latte lavorando il composto con una frusta a mano finché sarà tutto omogeneo.
Imburrare 4 stampini da budino e versarvi la crema preparata (in alcune versioni, quando sono ispirata, inserisco al centro del preparato una fragola intera e poi copro bene con altro composto); sistemare gli stampini in una teglia riempita di acqua calda (non bollente) fino ai due terzi della loro altezza.
Cuocere a bagnomaria in forno caldo a 180° per 30'.
Lasciare intiepidire e sformare su piattini.
Mettere in frigorifero a riposare.
Lavare bene e delicatamente le fragole, eliminare il picciolo, asciugare e frullare con lo zucchero a velo.
In alternativa si può frullare 200 gr di marmellata di fragole con 2 cucchiai di brandy (soluzione prettamente invernale).
Al momento di servire versare la salsa sulla panna cotta.

Una variante che mi piace portare in tavola è composta da un'unica panna cotta (realizzata nello stampo da plum cake in cui alterno un piccolo strato di composto, una fila di fragole intere fermate nel composto stesso, un ultimo strato di composto che va ad avvolgere e racchiudere le fragole).
Ci si può sbizzarrire usando al posto delle fragole mirtilli, more (zuccherate) o frutti di bosco misti...l'effetto è comunque appetitoso




domenica 11 maggio 2014

Ciambella della Mamma

Ogni tanto succede!!!
Non so per quale alchimia universale ogni tanto succede di fermarsi e riuscire ad apprezzare profondamente le piccole cose.....sarà l'età matura che alleggerisce ed ammorbidisce il carattere e le situazioni...
.....mi è capitato di stupirmi nel sentirmi 'semplicemente felice' e di riuscire ad apprezzarne il momento stesso in cui è successo....il taglio della prima fetta della torta...rompere la perfezione della forma...la 'vigilia' della verifica del sapore...dell'assaggio!!

La semplicità della scoperta di questa micro felicità del taglio della prima fetta della torta va di pari passo con la semplicità del sapore, della forma della 'Ciambella della Mamma'...
Ricordo ancestrale legato all'infanzia, alla colazione e merenda sana della domenica...
Ogni tanto ho la vitale necessità di riproporla, di risentirne il profumo di limone e vaniglia, di risentirne il sapore soffice, di ricreare quei momenti, quei ricordi, quelle sensazioni...di spensieratezza...di rivederne il viso di mia madre!!
A volte mi domando se riuscirò a trasmettere lo stesso legame 'sensoriale' in mio figlio...me lo auguro...e se si, quale sarà il 'sapore' che mi riporterà a lui nel ricordo quando sarà 'più che grande'!!
Cosa gli 'renderà' il senso di appartenenza, il legame indissolubile, il ricordo della leggera dell'infanzia???...

Non è un caso ne abbia sentito il bisogno oggi.. 'Festa della Mamma'..lo trovo un modo 'speciale' per dire 'Grazie Mamma!!!'

350 gr di farina
100 gr di zucchero
60 gr di burro
10 gr di lievito
1 uovo
1 bicchiere di latte e q.b. per spennellare la superficie
scorza di 1 limone grattugiata
essenza di Vaniglia

Stemperare il burro in 1 bicchiere di latte e fare raffreddare.
Mescolare in una terrina farina, uovo, scorza del limone, qualche goccia di essenza di vaniglia, lievito e zucchero.
Unire il latte con il burro sciolto ed impastare bene prima con un cucchiaio poi, rigorosamente, con le mani.
Versare nello stampo scelto l'impasto, spennellare la superficie con latte, zucchero e granella di zucchero.
Infornare a 160° per 50'...fondamentale la prova stecchino.
Una alternativa e lasciarla naturale e cospargerla al momento di servire con zucchero a velo.
Ottima 'brazadela' per la colazione o la merenda...


sabato 10 maggio 2014

Sabato...

Oggi è sabato e sto pensando a come accogliere il mio 'ragazzo' dal rientro da scuola...

A lui piace molto il Pesto ed io non lo tollero un granché per cui accontenteremo entrambi con un piccolo escamotage...sostituiremo al basilico le zucchine e ai pinoli le mandorle...e vedremo cosa succede....

Pasta al Pesto di Zucchine e Mandorle

320 gr di pasta
200 gr di zucchine
100 gr di mandorle pelate
1 spicchio di aglio
50 gr di mollica di pane fresco
40 gr di grana grattugiato
2 rametti di maggiorana
125 gr di yogurt intero
1 pizzico di peperoncino piccante in polvere
olio evo, sale, pepe

Tostare le mandorle, fino a dorarle sotto il grill, su una placca foderata con carta forno.
Fare raffreddare e mettere in un mixer con l'aglio schiacciato e spellato, la mollica di pane sbriciolata, foglioline di maggiorana, 2 cucchiai di olio evo, yogurt, peperoncino ed un pizzico di sale e pepe.
Frullare per avere un composto omogeneo poi unire il grana e versare in una ciotola.
Spuntare, lavare le zucchine.
Dividere in quattro parti in lunghezza e poi fare delle fettine sottilissime ed unirle al pesto.
Lessare la pasta scelta, prelevare 2-3 cucchiai di acqua di cottura ed unirla alla crema.
Scolare la pasta e condire, mescolando.
Servire subito.